A metà degli
anni settanta
nasceva l'dea
della
realizzazione
del marina
“Laghi di
Sibari” per
merito del
Comm. Giannino
Furlanis, a
capo
dell'omonimo
Gruppo
Furlanis, a
quel tempo
impegnato
nella
costruzione di
un difficile
tratto
appenninico
dell'autostrada
SA-RC.
Per
l'attuazione
dell'idea fu
scelta un'area
compresa tra
il fiume Crati
ed il
collettore di
bonifica
Stombi avente
una superficie
di circa
2milioni di
metri
quadrati, con
un fronte mare
di 2200 metri.
Il progetto fu
redatto dal
noto arch.
Gino Valle di
Udine. Il
criterio-guida
fu quello di
realizzare una
infrastruttura
da diporto,
rispondente
funzionalmente
alla sua
giacitura
baricentrica
rispetto al
Mediterraneo
ed improntata
a principi di
equilibrato
inserimento
paesaggistico
ed ambientale.
Sfruttando lo
sbocco a mare
del collettore
Stombi come
bocca di
porto, si è
provveduto a
realizzare un
sistema di
darsene e di
canali con
direzione
nord-sud sul
quale si
affaccia
direttamente
il centro
turistico
costituito da
una
aggregazione
ordinata di
penisole
autosufficienti.
A sua volta il
sistema di
darsene e di
canali è stato
innestato in
un canale
principale
parallelo alla
linea costa da
cui dista
circa 150
metri. Si è
così pensato
di favorire
una residenza
legata alla
barca,
caratteristica
di un approdo
internazionale
quale il
marina “Laghi
di Sibari”.
Perciò si è
mirato sia a
dotare il
porto e le vie
di accesso di
opportuni
fondali per
garantire la
presenza di
imbarcazioni
di stazza
elevata, sia a
dotare il
centro di una
appropriata
assistenza
cantieristica.
Negli specchi
d'acqua che
sviluppano una
superficie
totale di
420.000 mq.,
possono essere
ospitate 2800
imbarcazioni
che fanno del
marina “Laghi
di Sibari” la
più grande e
sicura base
per il
ricovero, la
sosta e la
manutenzione
di
imbarcazioni
del
Mediterraneo.
La validità
del sito
prescelto è
confermata da
altri
requisiti
ritenuti
importanti per
il diportista:
è situato
lungo un
litorale che
offre un
concatenamento
di rifugi
alternativi a
distanze medie
inferiori alle
venti miglia,
il suo accesso
è ridossato
alla traversia
dominante,
i fondali sono
sicuri, ha
limitato moto
ondoso alle
banchine,
ha adeguati
sistemi di
attracco,
dispone di
ampi spazi per
la evoluzione
di manovra,
è l'unico
anello di
congiunzione
est-ovest per
il periplo del
Mediterraneo e
per la
navigazione da
diporto
destinata alle
coste
africane, alla
Grecia ed al
vicino
Oriente.
Il marina
“Laghi di
Sibari”
esprime ciò
che un gruppo
imprenditoriale
è in grado di
realizzare in
tema di
organizzazione
produttiva del
territorio, in
un contesto di
managerialità
totale.